SEDE DELL’ACCADEMIA CASENTINESE

 

Castello del Landino

 

Castello di Borgo alla Collina

Sede dell’Accademia è il prestigioso Castello del Landino, posto a Borgo alla Collina, comune di San Niccolò, in un poggio tra il Castello di Romena, il castello di San Niccolò e quello di Poppi. La sede gentilizia nonostante i pesanti rifacimenti resesi necessari dopo la seconda guerra mondiale ha mantenuto il caratteristico aspetto di costruzione fortificata in pietra. All’interno si trovano sale ampie delle quali alcune di dimensioni molto grandi, gli ambienti dall’aspetto tipico della dimora storica sono distribuiti su due piani e consentono di poter svolgere adeguatamente le funzioni e le attività della Accademia.

Attualmente le due sale più grandi sono destinate: la più ragguardevole per dimensioni, finestratura e posizione a sala conferenze e incontri e l’altra a sala eventi, nelle altre stanze si trovano, oltre ai servizi necessari, la presidenza, la biblioteca e spazi pluriuso. La posizione dominante della costruzione, situata a cavallo del percorso di uscita dal borgo verso il piano, è tale da dotare le aperture dell’edifico di visuali eccezionalmente panoramiche rivolte in tutte le direzioni.

L’edificio è stato concesso in comodato gratuito dal demanio alla Accademia casentinese.

 

 

A seguire si riporta una nota storica tratta da:
Casentino live – I castelli medioevali - casentinolive.it
Annotazioni riprese da: Dizionario Storico della Toscana di “E. Repetti”-
Storia e statuti della Comunità di Borgo alla Collina dal 1356 al 1738 –
Comune di Castel S. Niccolo’ - a cura di Mario Agostini.

 

Borgo alla Collina è un villaggio “posto su amenissimo colle, forse il più caratteristico del Casentino”, (E.Repetti) nel Valdarno casentinese.

Fu signoria dei conti Guidi del ramo di Battifolle e di Poppi, cui apparteneva il conte Roberto, amico del Petrarca, che assegnò in dote il villaggio, con le sue giurisdizioni e distretto, alla figlia contessa Elisabetta, moglie di Giovanni di Cante Gabrielli da Gubbio.
La contessa, riferisce - un atto pubblico del 1392, pose sotto “l’accomandigia” della Repubblica Fiorentina se stessa e Borgo alla Collina, con obbligo di cederlo al Comune di Firenze alla sua morte. La morte avvenne nel 1441, ed il comune di Firenze donò il castello a Cristoforo Landino,
umanista e filosofo (1424 - 1498), come premio dei suoi servigi.
I passaggi di proprietà del castello nei periodi successivi sono abbastanza complessi. Sappiamo che all'inizio del 1700 apparteneva alla famiglia Bassi dalla quale nel 1736 passò, a seguito di un matrimonio, alla famiglia Gatteschi. E sempre a seguito di un matrimonio nel 1850 alla famiglia Nardi di Pratovecchio.
Nelle divisioni patrimoniali, il palazzo toccò a Elisa Nardi, che andata in sposa il 19 giugno 1884 a Giuseppe Pauer, la fece divenire una delle importanti dimore della nuova famiglia. Tanto che nel 1895 i Pauer d’Ankerfeld vi ricevettero il Re d'Italia.
Giuseppe Pauer fu segretario generale della prefettura dell'Arno con i francesi e nel 1844 assunse anche, per un certo periodo, la direzione della Segreteria di Stato con il granduca.
A seguito della morte del figlio di Elisa, il castello, con gli altri beni, passò nuovamente alla famiglia Nardi. fino ad arrivare al demanio che lo ha concesso in comodato all’Accademia Casentinese che ne ha fatto la sua prestigiosa sede.

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